«Controllo veramente effettivo alle frontiere esterne»; «impedire che si riproducano i flussi incontrollati come nel 2015»; «controllare di più l’immigrazione illegale»; «tutte le navi che operano nel Mediterraneo» devono «rispettare le leggi applicabili e non ostruire le operazioni della guardia costiera libica»; «evitare che si aprano nuove strade marittime o terrestri» di immigrazione; «assicurare ritorni rapidi» verso i paesi d’origine: i termini sono duri e senza ambiguità. L’EUROPA SI CHIUDE. Non prende impegni su una migliore accoglienza dei rifugiati. Ma salva l’«approccio globale» al problema e promette che le «azioni esterne» («accresciute») e quelle «interne» avverranno «conformemente ai nostri principi...