Nel giorno in cui l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha cambiato il nome al «Terremoto del centro Italia» (ora si chiama ufficialmente «Sequenza sismica di Amatrice, Norcia e Visso»), la Protezione Civile ha inviato a Bruxelles il fascicolo completo con la stima dei danni e dei costi già sostenuti causati dalle scosse che vanno avanti dal 24 agosto scorso tra Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo. Il conto finale riporta 23.5 miliardi di euro, pari all’1,4% del Pil del Paese, sette volte più di quanto chiesto dall’Unione Europea all’Italia per l’aggiustamento strutturale dei conti. Di questi, 12.9 miliardi riguardano gli...