È un Pietro Marcello libero da automatismi stilistici e necessità dimostrative quello che porta alla Quinzaine di Cannes il suo film più bello. Realizzato in Francia, parlato in francese e prodotto all’interno di un sistema cinematografico organizzato in modo diverso dal nostro, L’envol è un film di sconcertante libertà e grandissima forza espressiva, dove la narrazione sembra coincidere con il destino dei suoi personaggi e l’esattezza della forma giunge come un premio non richiesto e per questo più straordinario. Tratto liberamente da un romanzo del 1923 di Aleksandr Grin, uno scrittore molto popolare in Unione sovietica negli anni venti (uscito...