«Il governo ha perso una grande occasione per mettere al centro la fiscalità ambientale finalizzata alla riconversione produttiva e contrastare la crisi climatica – sostiene Legambiente – Grande assente in questa manovra da 35 miliardi di euro è l’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili. Tante parole spese, che hanno contrassegnato anche gli esecutivi precedenti, a cui non è seguito nessun fatto. Nel 2021 in Italia sono stati stanziati 41,8 miliardi di euro per le fonti fossili. Sussidi ambientalmente dannosi che ci troveremo nuovamente nel 2023. Sull’energia si poteva fare molto di più con un fondo per i più bisognosi per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili. Inspiegabile il rinvio della plastic tax e la sugar tax».