«Non colpevole»: è stata questa la risposta di Lech Kowalski all’imputazione di «ribellione» per la quale è comparso ieri, davanti al pubblico ministero del tribunale di Gueret. In una dichiarazione pubblicata sulla sua pagina facebook il regista, che vive da più di vent’anni in Francia ha scritto: «Ci sarà un processo? Non lo so. Lasceranno cadere le accuse? Non so neppure questo. L’udienza è durata cinque minuti. Fuori c’erano oltre 200 persone, tra cui gli operai della GM&S e la stampa. La sola cosa che posso dire ora è che sono un regista indipendente e ho il diritto di esprimermi...