Le vite dei migranti ostaggio della campagna repubblicana
Stati uniti In Texas una donna e i due figli sono annegati: le truppe dello stato hanno impedito il salvataggio
Stati uniti In Texas una donna e i due figli sono annegati: le truppe dello stato hanno impedito il salvataggio
Dalla scorsa settimana, la guardia nazionale del Texas presidia, per un tratto di alcuni chilometri, il confine col Messico a Eagle Pass, in corrispondenza della cittadina messicana di Piedras Negras. La sicurezza di confine è competenza del governo federale ma in polemica con l’amministrazione Biden, il governatore Greg Abbott ha dichiarato che lo stato avrebbe fatto da sé. Il tratto requisito comprende un parco municipale, utilizzato di recente dalle autorità federali per assembrare il gran numero di migranti che attraversano clandestinamente il Rio Grande in quella corrispondenza. Le autorità della Homeland Defense – la guardia di frontiera – avevano allestito qui un centro di accoglienza di fortuna per espletare le prime pratiche di accoglienza e richiesta di asilo. Da mercoledì scorso però, reparti del Texas Military Department e della guardia nazionale dello stato, hanno preso il controllo della zona ed espulso dal parco le controparti federali e recintato il parco con filo spinato.
LA TRAGEDIA non si è fatta attendere. Sabato, una donna ed i suoi due figli sono annegati mentre tentavano di attraversare le acque e raggiungere la riva sul parco “commissariato”. Un portavoce del Cpb (Customs and Border Protection) ha dichiarato che le unità federali che sarebbero normalmente intervenute per un salvataggio sono state impossibilitate a farlo dalle truppe texane. Allertate dell’emergenza, le pattuglie hanno tentato di raggiungere il molo per le imbarcazioni, ma l’accesso gli è stato impedito dagli agenti statali.
Già la scorsa estate, Abbott aveva ordinato la disposizione di barriere anti-uomo al centro del fiume per impedire gli attraversamenti e «diffondere il messaggio che il Texas non è facile da raggiungere clandestinamente». La barriera composta di filari di grandi boe avvolte da filo lamettato, rendeva impossibile non solo l’attraversamento, ma anche l’aggrapparsi in caso di difficoltà. Lo scorso agosto, avvinghiato al filo spinato, era stato rinvenuto il corpo di un migrante. Dopo mesi di polemiche, a dicembre, una corte d’appello aveva infine ordinato la rimozione dei dispositivi galleggianti. Adesso il governatore ha tre nuovi cadaveri per rafforzare il suo messaggio di dissuasione.
Dura, a questo riguardo, una nota diffusa dalla Casa bianca che ha chiesto alla Corte suprema di pronunciarsi in merito e ha definito inaccettabili le azioni del governatore, ribadendo che le autorità federali «devono avere accesso al confine per espletare il proprio dovere di sicurezza e soccorso». Lo scontro avviene nel contesto del clima arroventato attorno all’immigrazione, che promette di essere un tema centrale delle elezioni, con il Gop che accusa Biden di aver «spalancato i confini» ad una «invasione», un tema cavalcato ad arte da Trump e dai governatori conservatori. Nella narrazione repubblicana la crisi è posta nei termini di identità e sovranità nazionale già ben noti in Europa. Anche il flusso, storicamente alto, è di recente mutato dai tradizionali lavoratori transnazionali del sud e centro America, verso il misto di profughi africani, asiatici e mediorientali che caratterizza anche le rotte mediterranee.
LE TENSIONI non giungevano a questo livello da quando, nel 1957, Eisenhower inviò la divisione 101 Airborne ad integrare le scuole segregate di Little Rock, dopo che il governatore del Arkansas aveva a sua volta mobilitato la guardia nazionale in senso contrario. La situazione in Texas è ad oggi uno degli indicatori più chiari del rischio di crisi costituzionale che corre il paese.
Il governatore texano, come quello della Florida Ron De Santis, ha imperniato il suo mandato sulle provocazioni di questo tipo. Da mesi, i governatori dei due grandi stati repubblicani stanno ad esempio spedendo torpedoni di migranti verso le grandi città del nord per «dare una lezione» alle élites progressiste che si oppongono al giro di vite sull’immigrazione. Le “spedizioni” hanno scaricato migranti davanti all’abitazione della vicepresidente Kamala Harris, altre famiglie sono state abbandonate in stazioni di servizio in piena notte con temperature sottozero. DeSantis aveva in precedenza trasportato migranti con voli charter sull’isola di Martha’s Vineyard, in Massachussetts. Dall’agosto del 2022 29.400 persone sono state spedite a Chicago, 35.600 a New York e 12.500 a Washington.
Due settimane fa il presidente della camera repubblicano, Mike Johnson, aveva guidato una delegazione d parlamentari Gop proprio ad Eagle Rock per denunciare il fallimento delle politiche migratorie di Biden. I repubblicani chiedono la ripresa dei lavori sul muro di confine iniziato da Trump e la revoca del diritto di asilo, compresa, se necessario, la ripresa della separazione dei figli dai genitori. La retorica del pugno duro è di comprovato effetto, e viene regolarmente ripetuta nei comizi in cui Trump ha denunciato «l’avvelenamento del sangue americano» da parte degli immigrati.
I REPUBBLICANI minacciano ora di iniziare procedure di impeachment contro Alejandro Mayorkas, il ministro della Homeland Defense di Biden, per «negligenza criminale». Il Gop ha infine posto la stretta sul confine come condizione per autorizzare gli stanziamenti militari richiesti da Biden per Israele e l’Ucraina. In ogni caso l’effetto desiderato non è una soluzione al problema, assai legato anche alle guerre finanziate dagli Usa, ma piuttosto l’uso plateale della questione per aggregare consensi a destra. Nell’anno elettorale, il confine è sempre più grimaldello demagogico universale del populismo e meta di pellegrinaggi ben pubblicizzati da chiunque proponga di sigillare la frontiera, dal mega influencer miliardario Elon Musk al candidato presidenziale terzo, Robert Kennedy jr.
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