Le questioni dell’economia sono rimaste quasi in secondo piano durante la campagna elettorale tedesca e comunque hanno avuto meno risalto che nelle elezioni norvegesi. Eppure si dice che c’è un solo ministro a Berlino, quello delle finanze. Dell’Europa, poi, non si è parlato affatto. IL CANDIDATO SPD, Olaf Scholz, ha insistito sull’innalzamento del salario minimo a 12 euro l’ora e la costruzione di 400mila alloggi all’anno, questioni rilevanti che però toccano solo in maniera parziale i grandi problemi del paese. Intanto i Verdi promuovono un piano per l’ambiente, proponendo un accordo con l’industria. Ora aggravate dalla pandemia, dal cambiamento climatico...