Sul tavolo della Corte di giustizia dell’Unione Europea c’è un procedimento che deciderà il futuro dei soccorsi ai migranti nel Mediterraneo centrale. Oppone Sea-Watch al ministero delle Infrastrutture italiano e alle capitanerie di porto di Palermo e Porto Empedocle. Se il giudice darà ragione alla Ong sarà più difficile per la Guardia costiera disporre i fermi amministrativi che tra maggio 2020 e agosto 2021 hanno tenuto in porto per lunghi periodi tutte le navi umanitarie. In caso contrario i blocchi potrebbero tornare a essere routine. Le conclusioni dell’avvocato generale Athanasios Rantos, pubblicate ieri, spostano la bilancia verso la seconda ipotesi,...