Prima che il festival iniziasse era già un evento: otto ore di film in una sola proiezione («spezzata» da un’ora di intervallo) in concorso, questa sì una scelta diversa, che in altri festival per come vanno le cose appare oggi impossibile – lo abbiamo visto lo scorso anno a Cannes con il magnifico Le mille e una notte di Miguel Gomes, mentre a Venezia Lav Diaz è stato proiettato diverse volte ma mai in gara. La «durata» è una caratteristica centrale nella poetica di Lavrente Indico Diaz, lui la definisce una scelta politica contro le logiche del mercato. Come il...