Se nell’asettico linguaggio diplomatico la parola «preoccupazione» per quanto avviene nel Mar Cinese di Taiwan è di casa in tutte le cancellerie, c’è chi è più preoccupato di altri. Sono i ministri degli Esteri dell’Asean, l’associazione regionale di dieci Paesi del Sudest asiatico che da tempo si barcamena tra Cina e Stati uniti. IN UNA DICHIARAZIONE congiunta hanno messo in guardia su sviluppi che potrebbero «destabilizzare la regione» e potrebbero portare a errori di calcolo, scontri e conflitti aperti con «conseguenze imprevedibili tra le principali potenze». Nel fare appello alla «massima moderazione» l’Asean esorta le parti ad astenersi da azioni...