Visioni

L’angelico e indecifrabile «Sauvage», ragazzo di vita a Parigi

L’angelico e indecifrabile «Sauvage», ragazzo di vita a ParigiFélix Maritaux in «Sauvage»

Cannes 71 Il film di Camille Vidal-Naquet presentato in concorso alla Semaine de la Critique. In una Parigi irriconoscibile gli incontri del protagonista con i suoi clienti

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 12 maggio 2018
Un appuntamento dal dottore, domande di routine, il lettino, lo stetoscopio. Un ragazzo giovanissimo lamenta una tosse persistente: il medico ausculta il suo respiro. Ma è solo una messa in scena: il ragazzo si prostituisce e il finto dottore è un suo cliente a cui piace mettere in pratica una fantasia erotica. Gli appuntamenti dal medico – veri o inscenati – scandiscono l’epopea di questo ragazzo senza nome (Félix Maritaud, che avevamo visto nel concorso dell’anno scorso in 120 battiti al minuto), il protagonista di Sauvage: l’opera prima di Camille Vidal-Naquet presentata in concorso alla Semaine de la Critique. «Puoi...
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