Lang e Nouripour, i Verdi tedeschi di lotta e di governo
Germania Lei è giovane, esperta di politica delle donne, dichiaratamente bisex, radicale; lui è cittadino tedesco e iraniano e iscritto alla corrente realista: sono i due nuovi co-segretari del partito che sostituiranno Habeck e Baerbock
Germania Lei è giovane, esperta di politica delle donne, dichiaratamente bisex, radicale; lui è cittadino tedesco e iraniano e iscritto alla corrente realista: sono i due nuovi co-segretari del partito che sostituiranno Habeck e Baerbock
La giovane esperta di politica delle donne dichiaratamente bisex e il deputato islamico di origine iraniana con doppio passaporto. Ricarda Lang e Omid Nouripour sono i due nuovi co-segretari dei Verdi eletti sabato dal congresso del partito. Sostituiranno Robert Habeck e Annalena Baerbock promossi agli incarichi di governo e dovranno reggere il timone dei Grünen nell’era già sospesa fra transizione ecologica e guerra in Ucraina.
«Sono onorata della nomina. Il mio compito ora è allargare la base elettorale alle zone rurali» riassume Lang, classe 1994, esponente della sinistra interna, la più giovane leader dei Verdi dalla loro fondazione. Al suo fianco il “moderato” Nouripour è invece concentrato sull’unità della coalizione Semaforo per la de-escalation della crisi tra Usa e Russia: «Dobbiamo restare uniti in politica estera» sottolinea l’ex portavoce dei Verdi su immigrazione e Asilo. Insieme dovranno far collimare le istanze degli iscritti con il patto di governo, tenendo conto che – come riassume Lang – «stare nell’esecutivo non è una punizione» ma l’opportunità di trasformare i Grünen nella Volkspartei: il partito di massa alternativo a Spd e Cdu.
Nata vicino a Stoccarda, figlia di un’assistente sociale e dello scultore Eckhart Dietz, Lang è stata portavoce dei Giovani Verdi dopo avere abbandonato gli studi in legge all’Università Humboldt di Berlino. Ha mancato l’elezione all’Europarlamento nel 2019 ed è stata eletta al Bundestag lo scorso settembre. Attualmente è l’unica deputata tedesca apertamente bisessuale.
Divide la carica con Nouripour, nato a Teheran nel 1975, figlio di due ingegneri aeronautici riparati in Germania durante la guerra Iran-Irak. Cresciuto a Francoforte, fa parte della corrente dei “realisti”, i riformisti vicini ad Habeck e Baerbock inclini al compromesso con gli alleati, a partire dallo scambio nessuna tassa sulla CO2 in cambio dell’uscita anticipata dal carbone.
Deputato dal 2006, già membro del comitato esecutivo dei Verdi, Nouripour ha studiato filologia tedesca, scienze politiche, economia, sociologia e filosofia all’Università di Magonza senza mai laurearsi.
Musulmano, cittadino tedesco e iraniano, il neo-segretario da sempre è in prima linea contro l’Isis, e fino al 2020 faceva parte dell’organizzazione tedesco-palestinese che sostiene la campagna “Bds” contro l’occupazione israeliana.
Con la “radicale” Lang dovrà tenere insieme le due anime dei Verdi. Il suo compito è coprire le spalle ad Habeck e Baerbock evitando che alla prima crisi vengano impallinati dagli oppositori interni, mentre alla co-segretaria sono affidate le istanze su femminismo, diritti delle minoranze e bullismo (compreso quello che la prende in giro per il suo peso).
Un equilibrio studiato a tavolino per non spaccare il partito che resta di lotta e di governo. «Non vedo contraddizioni fra tutela dell’ambiente e giustizia sociale» riassume Lang, consapevole però che «il programma dei Verdi si rivolge a chiunque, ma non deve piacere a tutti».
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