George Miller aveva descritto Fury Road, il quarto installment della saga dei Mad Max, presentato a Cannes nel 2015, come «un documentario antropologico». Furiosa, il prequel di Fury Road, e origin story della magnifica imperatrice senza un braccio interpretata da Charlize Theron, pure nella barocca tradizione dell’universo postatomico di sabbia e ottani ideato dal regista australiano, e nella spettacolarità di alcune sequenze (una in particolare, che dura 15 minuti) è un film d’azione molto più convenzionale, scritto. Meno mistero, meno tempi ipnotici, meno silenzi, niente «Max» ed è quasi assente anche il messaggio ecologico, a favore di un racconto lineare,...