Giusto in tempo per rispettare la data simbolica dell’anniversario di un anno dall’inizio della guerra, nella notte di venerdì la Ue ha varato il testo del decimo pacchetto di sanzioni alla Russia, poi approvato ieri mattina all’unanimità dei 27.

Sono sotto sanzioni altre 121 persone e entità (96 russe, 7 iraniane, si tratta di produttori di droni), 3 nuove banche escluse dal sistema Swift, la proibizione all’export russo estesa a prodotti industriali “a doppio uso” (civile e militare), come elettronica, veicoli speciali, pezzi di ricambio per aeronautica e camion, antenne, gru, droni, terre rare, circuiti elettronici, video termici, il tutto per un valore di circa 11 miliardi di euro. Ampliata anche la messa al bando della propaganda russa (Rt e Sputnik in lingua araba, i due media di stato sono già esclusi dallo spazio Ue), saranno dettagliati meglio gli averi degli oligarchi in Europa, e sono colpiti «anche i responsabili di deportazioni e adozioni forzate di almeno 6mila bambini ucraini» ha precisato il capo della diplomazia europea, Josep Borrell.

La Ue riprende le sanzioni Usa, confermate alla conclusione del G7 di venerdì, «fino a quando sarà necessario, fino a quando l’Ucraina sarà liberata dalla brutale aggressione russa», ha spiegato Borrell. Sulla gomma sintetica, che ha ritardato il decimo pacchetto a causa di uno scontro Polonia-Italia, è passata la posizione della Commissione, per una “quota” di import (Varsavia avrebbe voluto un bando totale). Anche se il G7 ha citato sanzioni sui diamanti, per il momento la Ue lascia fuori questo settore, assieme al nucleare civile (veto ungherese). «Sono le sanzioni più pesanti di tutti i tempi», ha commentato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

Il G20 Finanza (ministri e governatori delle banche centrali) si è concluso senza comunicato finale a Bangalore. La presidenza indiana, molto prudente a causa dell’amicizia con Mosca, ha ammesso «differenti valutazioni sulla situazione e sulle sanzioni». Cina e Russia hanno fatto blocco contro 2 paragrafi sull’Ucraina, dove era citata la parola “guerra”, contro Francia e Germania (già nel novembre 2022 al G20 di Bali, in Indonesia, non c’era stato comunicato finale).