Il reato di tortura, pensato per proteggere i cittadini da chi indossando una divisa può usare la forza – e proprio per questo inviso alla maggioranza di governo – nella sua prima applicazione ha portato alla condanna non di poliziotti, ma di tre richiedenti asilo, arrivati a Lampedusa a giugno 2019 sulla nave Sea Watch di Carola Rackete. La sentenza di primo grado del tribunale di Messina ha certificato le torture sistematiche nei centri di detenzione per migranti in Libia, specificamente nella prigione di Zawiya Al Nasr. Per questo la corte penale internazionale si è congratulata con il governo italiano...