L’ultimo tassello nella costruzione a cui il Cremlino lavora ormai da nove giorni lo ha sistemato ieri Nikolaij Patrushev, uno degli uomini più fidati di Putin, al punto da essere inserito tempo fa nell’elenco dei suoi possibili sostituti. «Gli ucraini hanno pianificato l’operazione a Kursk con uomini della Nato e di servizi speciali dell’occidente», le parole dal consigliere presidenziale, uno che, dalla fine degli anni Novanta, ha attraversato ogni passaggio politico ai vertici del potere russo. Elementi a sostegno della tesi ce ne sono, basti pensare all’ampio impiego di mezzi tedeschi, britannici, americani e canadesi nel corso di questa offensiva,...