La settimana più lunga della «Rivoluzione del sorriso» – come la chiamano gli algerini – è cominciata il 6 dicembre con il 42° venerdì in piazza, una mobilitazione eccezionale perché doveva segnare la massiccia opposizione alle elezioni presidenziali del 12 dicembre. Come ogni venerdì, dal 22 febbraio, le manifestazioni hanno invaso tutte le città dell’Algeria con la partecipazione di donne e uomini di diversi strati sociali e visioni politiche. È la forza dell’Hirak, movimento esploso contro la quinta candidatura presidenziale di Abdelaziz Bouteflika, ridotto a una parvenza di presidente.   Foto Afp   A dare il via a questo improvviso...