Grandi amici? Competitor? Fratelli coltelli? Qual è la vera natura del rapporto tra Putin e Xi Jinping? Nessuno lo sa. E dopo i loro primi trentanove incontri pare non l’abbiano capito nemmeno i diretti interessati. Come mai? A spiegarcelo è la seguente cronaca del loro quarantesimo incontro.
La mattina di lunedì 20 marzo 2023 l’aereo presidenziale di Air China atterra all’aeroporto Vnukovo di Mosca e mentre la banda musicale intona i due inni nazionali, il portellone si apre e appare un omone: il presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping. L’omone scende a passo svelto e subito viene caricato in una limousine coi cristalli oscurati e portato da Putin… solo che non è Xi Jinping ma uno dei suoi tanti sosia! Come ogni dittatore che si rispetti infatti, nelle pubbliche occasioni Xi ne manda sempre avanti uno, per poi riprendersi la scena al momento opportuno… ma stavolta non ne ha avuto il tempo e per raggiungere il Cremlino deve salire sul torpedone addetto al trasporto dei suoi sosia.

Chiarito l’equivoco ed assicuratosi che il Putin a cui stringe la mano sia a sua volta il Vladimir originale e non un sosia, i due dittatori vanno a pranzo. E qui la cosa si complica. Putin ha uno stuolo di assaggiatori e anche Xi si è portato da casa i suoi; ma ognuno di quelli di Putin ha a sua volta anche un sosia, così da poter, in caso di morte, sostituirlo in tempo reale senza allarmare l’ospite. Fatto sta che a morire avvelenato è invece un assaggiatore cinese a quanto pare allergico ai semi di sesamo contenuti nel carpaccio di colomba bianca con rametto d’ulivo alla vodka servito come antipasto. E così, mentre la Wagner irrompe nelle cucine, lincia il cuoco e fa brillare tutte le altre portate, vengono scongelate due pizze e finalmente il summit entra nel vivo… alla presenza di sette interpreti a testa, ognuno dei quali deve controllare le traduzioni degli altri sei. La qual cosa dilata a tal punto i tempi che quando Putin e Xi finiscono di scambiarsi i soli convenevoli s’è già fatto buio. Quindi, a causa di una serie di equivoci, Putin cena al Cremlino con un sosia di Xi e un sosia di Putin cena in Hotel con Xi. Dopo tre giorni di questo andazzo viene il momento di congedarsi e per alleggerire sì il lavoro dei traduttori ma soprattutto per farla breve, i due dittatori affidano il commiato alla sola mimica facciale con l’intima speranza che la natura del loro rapporto verrà chiarita al loro quarantunesimo incontro.