L’inchiesta della procura di Perugia sugli accessi irregolari agli archivi investigativi, con conseguente raccolta e diffusione di dati riservati di privati cittadini non è in verità così grande come le reazioni indignate (soprattutto della destra) vogliono far apparire. I reati sin qui ipotizzati sono piccoli: falso, accesso abusivo ad archivi informatici, abuso d’ufficio (peraltro in via di abrogazione). Questo, va da sé, al di là del lungo elenco di politici, calciatori e personaggi dello spettacolo i cui dati sono stati spiati senza apparente motivo né autorizzazione. Il punto è nella storia che sta dietro tutto questo, dove il concetto di...