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La Polonia attacca il piano von der Leyen

La Polonia attacca il piano von der LeyenIl primo ministro polacco Mateusz Morawiecki – Ap

Migranti Meloni-Morawiecki alleati ma distanti. «Blindare i confini», il Pis cerca il terzo mandato alle elezioni del 15 ottobre

Pubblicato circa un anno faEdizione del 20 settembre 2023

La destra populista di Diritto e giustizia (Pis), alleata di Fratelli d’Italia sui banchi dell’Europarlamento – tra le fila del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei – dice nie al piano di Ursula von der Leyen per Lampedusa. «Le decisioni dell’Ue sul ricollocamento, i 10 punti presentati dalla presidente della Commissione europea, sono un incentivo per l’industria della tratta di esseri umani», ha dichiarato ieri il premier polacco Mateusz Morawiecki in una conferenza stampa congiunta con il numero del Pis, Jarosław Kaczynski. Un annuncio che arriva a ridosso delle elezioni politiche del 15 ottobre che il governo polacco ha deciso di combinare nella stessa data con un referendum anche sull’accoglienza, di «migliaia di immigrati clandestini» nel Paese.

La risoluzione speciale in cui il governo polacco afferma la sua opposizione all’immigrazione ha una valenza simbolica e propagandistica che il Pis intende sfruttare tra qualche settimana alle urne. «Con questa risoluzione vogliamo dare un segnale molto chiaro alla Commissione europea e a tutte le forze politiche. Non c’è consenso all’immigrazione clandestina nel nostro Paese», ha aggiunto Morawiecki.

Nell’autunno del 2015, poco prima che il Pis si prendesse il governo per non lasciarlo più, Kaczynski aveva parlato, con modi da Le Pen padre, dei «parassiti e dei protozoi», sconosciuti in Europa, che avrebbero potuto portare le migliaia di migranti di provenienza mediorientale da ricollocare sul Vecchio Continente. Adesso che il Pis punta a un terzo mandato parlamentare cambiano i modi ma non la sostanza: «L’unico metodo per combattere effettivamente questo tipo di invasione è sigillare i confini e prendere decisioni sul rimpatrio dei migranti nei loro paesi di origine», ha aggiunto Morawiecki che sogna una politica di respingimento dei rifugiati di respiro europeo da dare in pasto anche ai suoi elettori.

In effetti in patria il Pis e i suoi alleati già fanno così dall’estate del 2021 con l’adozione di una politica di push-back indiscriminati al confine con la Bielorussia, culminata con la costruzione di un muro.

Intanto il primo ministro polacco agita senza troppi giri di parole lo spauracchio dell’immigrazione: «L’Ue potrebbe assomigliare a Lampedusa, se continuiamo a commettere gli stessi errori».

Al momento tutti gli ultimi sondaggi danno il Pis con almeno 6 punti percentuali di vantaggio sul centrodestra di Piattaforma civica (Po) dell’ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Molto più indietro nelle preferenze, l’ultradestra di Konfederacja (Confederazione), Lewica (Sinistra) e la «Terza via», composta da Partito Popolare Polacco (Psl) e Polonia 2050 del giornalista Szymon Hołownia.

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