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La piazza abbraccia Schlein: «Resta così, non farti sciupare»

La piazza abbraccia Schlein: «Resta così, non farti sciupare»Elly Schlein alla manifestazione della Cgil

Manifestazione Cgil Bagno di folla per la leader Pd che applaude convinta il discorso di Landini in mezzo ai manifestanti che chiedono selfie. Conte non c’é e manda il vice Ricciardi: siamo qui per fermare la macelleria sociale. Fratoianni: «Le opposizioni si uniscano su questa piattaforma»

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 8 ottobre 2023

Elly Schlein entra in uno dei cortei della Cgil all’altezza del Colosseo, sulle note di Bella ciao, e si mette alla guida della delegazione Pd. Al suo fianco alcuni membri della segreteria, da Marta Bonafoni a Marco Furfaro, Marco Sarracino, Marina Sereni, Chiara Gribaudo, Roberto Speranza, la capogruppo Chiara Braga, Andrea Orlando, Walter Verini e Sergio Cofferati, ex leader del sindacato che ha appena ripreso la tessera dem, e dice: «Da qui arriva un segnale netto, la gente ha capito che questo governo peggiora le condizioni di vita dei lavoratori. Ma è solo un inizio».

Accanto a loro i Giovani democratici, con uno striscione sull’«Italia che non si spezza», chiaro il riferimento all’autonomia differenziata della Lega che è contestata dai manifestanti al grido di «Chi non salta Calderoli è». Sulla stessa linea il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che parla dal palco («L’Italia ha bisogno di essere ricucita»), Roberto Gualtieri e il presidente Anci Antonio Decaro.

L’accoglienza dei manifestanti per la leader Pd è molto calda. Non si contano le persone che si avvicinano per un selfie, che le gridano «Tieni duro». Donne soprattutto, ma anche giovanissini. Un ragazzo urla: «Non farti sciupare, resta a sinistra». Era da tempo che un leader del Pd non veniva accolto così calorosamente in una piazza sindacale: qualcuno dice dai tempi di Zingaretti, altri fanno risalire l’afflato a quando c’era Bersani. Appena arrivata a San Giovanni, Schlein abbraccia Maurizio Landini nel retropalco, poi si infila in mezzo alla piazza, dietro le transenne. Molti pensano che sia andata via, e invece no: dribblando telecamere e cronisti si è fermata in mezzo alla piazza, a una ventina di metri dal palco, e da lì ascolta il comizio di Landini, applaudendo tutti i passaggi- chiave: dal cambiamento climatico con citazione di Papa Francesco alla denuncia dell’evasione fiscale, dalla lotta al precariato alla difesa della sanità pubblica.

Schlein applaude convinta, da tempo non si registrava una coincidenza così chiara tra l’agenda della Cgil e quella del Pd. E anche tra i due leader, Schlein e Landini, che appaiono alla piazza quasi come un ticket per il centrosinistra che dovrà sfidare Meloni. Un dirigente dem si lascia scappare una battuta: «Di solito i segretari della Cgil poi si candidano col Pd. Elly è pronta a fare la leader della Cgil». Dentro la pancia della piazza la segretaria è continuamente oggetto di richieste di foto e di incitamenti. «Ce la devi fare», «Dai che mandiamo Meloni all’opposizione».

La segretaria, affetta da un vistoso calo di voce, si limita a poche parole: «Una straordinaria partecipazione, qui c’è un’Italia che lotta per i salari, per la sanità pubblica, per le politiche industriali che mancano. Sono molto felice di essere qui, il Pd c’è e ringraziamo la Cgil e tutte le associazioni che hanno regalato questa bella giornata di speranza». Quando la manifestazione finisce, Schlein decide di non andarsene subito: resta in piazza per un’altra mezz’ora, nonostante gli inviti dello staff a raggiungere rapidamente l’uscita: « Voglio stare in mezzo alle persone». Che non la mollano un istante, fino a quando non sale in macchina.

Ieri, a differenza delle mobilitazioni Cgil della scorsa primavera-estate a Firenze e Roma, Giuseppe Conte non c’è. Il leader 5s è in Puglia: «Mi fa piacere che la manifestazione sia riuscita. C’era una nostra delegazione presente ed io sto contribuendo a sensibilizzare la popolazione italiana in tutte le parti d’Italia contro le politiche di questo governo». In piazza per i 5S ci sono il vicepresidente Riccardo Ricciardi e i parlamentari Vittoria Baldino e Davide Aiello. Dice Ricciardi: «Ci siamo per ribadire un no a questo stravolgimento della Costituzione e per rimarcare la battaglia sul salario minimo. In Italia c’è un problema di lavoro povero. Questa macelleria sociale deve essere fermata e queste manifestazioni sono fondamentali».

Il dem Andrea Orlando è soddisfatto: «É andata meglio del previsto. Il Pd è finalmente in questa piazza con tutto il suo gruppo dirigente perché condivide questa lotta. Oggi è un grande momento di opposizione sociale alle politiche del governo delle destre. All’opposizione politica compete ora il compito di rappresentare queste domande percorrendo la via dell’unità».

Nicola Fratoianni è dello stesso avviso: «In piazza c’erano il Pd, il M5S e noi di sinistra- verdi. Partiamo da qua, usiamo questa piattaforma condivisa come un’occasione per individuare ulteriori e più forti convergenze a partire dai temi che ci uniscono». In corteo anche una folta delegazione di Rifondazione comunista: «Spero che sia l’inizio di un percorso di opposizione sociale sulla base di un’agenda diversa da quello del governo delle destre, ma anche dalle politiche di Draghi, fondata sulla piena attuazione della Costituzione», dice il segretario Maurizio Acerbo.

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