«I pacificatori non sono provocatori né con i moldavi, né con gli ucraini». Tatiana lo afferma in modo equivocabile nella cucina della sua casa di Pervomaisc, all’estremo sud della Transnistria. Una cinquantina di km a est della dogana con la Moldavia, ma a mezzo chilometro dal confine ucraino. A separare Pervomaisc e Pavlivka solo il fiume Kuchurhan. La incontriamo in un pomeriggio assolato e freddo, mentre racconta del rapporto tra russofoni e ucrainofoni nel piccolo paese a ridosso della Bessarabia. «I pacificatori», come li chiamano tutti qui, sono i militari russi della 14esima armata di guardia, presenti in Transnistria da...