«Siamo colpite dal livello di violenza messo in campo dalla cosiddetta guardia costiera libica. Ma al tempo stesso orgogliose di aver sottratto almeno 56 persone alla cattura e deportazione nell’inferno della Libia da cui stavano fuggendo», afferma la presidente di Mediterranea Laura Marmorale. La Mare Jonio è arrivata a mezzogiorno di ieri a Pozzallo, il porto indicato dal Viminale, dopo un soccorso segnato da speronamenti e spari della motovedetta libica Fezzan.

Le nazionalità dichiarate sono Bangladesh, Egitto, Siria, Camerun. Presenti una donna e due minori non accompagnati. Per una persona è stato disposto il ricovero. «Occorre che il Governo Italiano intervenga urgentemente per salvaguardare i nostri connazionali impegnati in operazioni umanitarie e tuteli gli esseri umani indifesi», ha dichiarato il sindaco del paese siciliano Roberto Ammatuna.

Intanto anche ieri è stata una giornata di sbarchi autonomi e soccorsi a Lampedusa: più di 500 le persone arrivate tra la mezzanotte e la chiusura di questo giornale. In hotspot c’erano così più di 1.200 persone, nonostante 300 fossero state trasferite con il traghetto di linea a Porto Empedocle solo poche ore prima. La finestra di beltempo dovrebbe durare almeno fino a lunedì.