«Tutti gli edifici erano distrutti. A 15 minuti di distanza dal nostro ostello, le strade non c’erano più. Erano letteralmente sparite, completamente coperte dai resti dei palazzi bombardati. Poi camminando abbiamo visto la guerra. C’era il corpo di una persona morta, a lato della strada. I carri armati e i soldati erano ovunque». Le parole di Abhishek Yadav si mischiano con il vociare di altri trecento studenti indiani ospitati nella palestra di Milisauti, paese rumeno a 20 km dal confine con l’Ucraina. ABHISHEK è un ragazzo di 20 anni, e così come la maggior parte dei suoi compagni di viaggio,...