La Lega vuole una legge contro i blocchi stradali
Nuovi reati Ultima generazione rivendica il diritto alla protesta: «Unica speranza davanti al disinteresse politico. Continueremo a lottare»
Nuovi reati Ultima generazione rivendica il diritto alla protesta: «Unica speranza davanti al disinteresse politico. Continueremo a lottare»
Continua la battaglia della Lega contro gli attivisti climatici. L’ultima mossa del Carroccio consiste in una proposta di legge volta a inasprire le pene per chi blocca il traffico.
«Introduzione del reato penale, arresto in flagranza e possibilità di Daspo urbano», dice il deputato della Lega Gianangelo Bof, primo firmatario della proposta, che, per quanto deciso nelle sue intenzioni, sembra non sapere che, per sua natura, il reato è solo e soltanto penale. Ad ogni modo, un po’ sulla falsariga dello svarione grammaticale con cui ha descritto la sua idea, Bof sostiene che questo inasprimento delle pene sia «una soluzione di buon senso a tutela di chi la mattina si alza per andare a lavoro» e talvolta si trova a dover fronteggiare i blocchi stradali degli ecoattivisti.
Ultima Generazione ha commentato la proposta leghista rivendicando «il diritto a protestare soprattutto perché sembra rimanere l’unica speranza davanti al disinteresse politico. E continueremo a lottare». E ancora: «Ieri (lunedì, ndr) a Bologna con dei cartelli abbiamo ricordato le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna, per cui non sono stati ancora stanziati i fondi necessari ma solo una parte veramente esigua. Ci chiediamo come mai questi politici tirino in ballo la tutela dell’ordine pubblico quando non sembrano essere minimamente interessati alle vite dei cittadini».
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