A cinque giorni dallo strazio terroristico presso l’Arena di Manchester, la campagna elettorale più critica della storia politica recente della Gran Bretagna ha riaperto in pieno. E mentre a Taormina una Theresa May imbestialita rappezzava la special relationship, dopo che l’amico americano aveva fatto trapelare alla stampa informazioni preziose e immagini sensibili dell’attentato, Jeremy Corbyn ha finalmente infranto il tabù atlantico che ha sempre fatto del partito laburista un’appendice interventista di Washington in tutto speculare a quella dei conservatori. In un discorso tenuto nella sala di 1 Great George Street di Londra – la stessa in cui Ed Miliband tenne...