Ieri mattina le motovedette della Guardia costiera Cp322 e Cp760 hanno soccorso una barca a vela che si era arenata vicino al pontile di Siderno, comune in provincia di Reggio Calabria. 106 persone sono state salvate, mentre due sono morte.

Non è chiaro se siano state trovate prive di vita a bordo dell’imbarcazione o siano annegate tentando di allontanarsi dal veliero. In questa seconda ipotesi si sarebbe trattato dei migranti alla guida dell’imbarcazione che avrebbero tentato la fuga per evitare l’arresto.

Sempre ieri a Pozzallo si sono concluse le operazioni di sbarco della Ocean Viking di Sos Mediterranée. A bordo c’erano 294 naufraghi, alcuni hanno atteso per 12 giorni e 12 notti. Tra loro c’è chi ha visto annegare i propri compagni di viaggio: su uno dei gommoni soccorsi erano partiti in 109 ma 12 sono finiti in acqua senza riuscire a risalire. 

Tra le persone soccorse dalla nave umanitaria molti minori. Il più piccolo ha appena un anno. «Hanno affrontato prove che nessun ragazzino dovrebbe mai sopportare», dice Luisa Albera, coordinatrice Sar a bordo dell’Ocean Viking.

Nel Mediterraneo centrale sono operative la Sea-Watch 4, che ha a bordo 57 persone, la Geo Barents di Medici senza frontiere e la Sea-Eye 4, che nei giorni scorsi è stata minacciata dalla motovedetta libica 660.