La forza tranquilla di Jasmine Paolini
Fili d'erba La rubrica sul torneo di tennis a Wimbledon
Fili d'erba La rubrica sul torneo di tennis a Wimbledon
Da bambina guardava quei luccicanti prati verdi in televisione sognando ad occhi aperti, come tutti quelli che provano a tenere in mano una racchetta, e ora gioca sul campo centrale. E come gioca.
“Se continua cosi non la batte nessuno”, ha detto ieri al termine della partita la sua avversaria, l’ereditiera miliardaria Emma Navarro, che partiva con i favori del pronostico ed è stata annichilita dalla velocità di Jasmine. E forse anche da quel suo sorriso disarmante, un po’ toscano, un po’ ghanese (il nonno), un po’ polacco (la nonna), che gli viene talmente spontaneo da sembrare finto. Invece è tutto vero, a cominciare dal raggiungimento della semifinale di Wimbledon, ennesimo primato del tennis italiano.
Perdiamo per strada Jannik Sinner – senza farne un dramma, uno che si chiama Novak Djokovic ha impiegato tre lunghi anni a vincere il suo secondo Slam – ma ci consoliamo con Jasmine Paolini, la ragazza della Garfagnana che dimostra dieci anni di meno e che fino a un anno fa nessuno sapeva chi fosse, esclusi gli addetti ai lavori.
Poi, improvvisamente, l’esplosione.
Prima, a Dubai, un master 1000, a giugno la finale a Parigi e ora questa inaspettata cavalcata qui a Church Road. Con le sue armi tennistiche: la rapidità, l’esplosività, la volée migliorata grazie al doppio giocato con Sara Errani e quel dritto che ora tutti cominciano ad invidiargli.
Qualcuno inizia persino a dire in giro che sia il migliore del circuito. Eppure per anni hanno cercato di condizionarla. Per via della sua statura, sostenevano, avrà difficoltà. Ma lei ha sempre risposto alla sua maniera: “L’unica domanda che mi faccio è come servirei se fossi più alta. Forse servirei un po’ meglio… sarei meno agile”.
E pensare che non aveva mai vinto una partita di primo turno a Wimbledon. Nemmeno una.
“A volte sull’erba ti senti pessima a giocare a tennis – ha detto recentemente – servi bene e ricevi una risposta vincente. Rispondi bene e ricevi una risposta vincente dalla tua avversaria, quindi pensi di essere davvero pessima. A me è successo ed è frustrante, perché penso di non capire bene cosa devo fare”.
Questa volta sta andando diversamente. E’ la bellezza del tennis.
This volley is something else 😲@JasminePaolini was on another level today 👏#Wimbledon pic.twitter.com/aVKLrMWYQm
— Wimbledon (@Wimbledon) July 9, 2024
La sua straordinaria ascesa in questo 2024, è il parere di molti esperti, ha avuto la sfortuna di coincidere con quella fenomenale di Jannik Sinner, proiettando su di lei un’inevitabile ombra.
In realtà crescere senza troppi riflettori addosso è stata la sua fortuna. Ma ora che il ragazzo dell’Alta Pusteria ci ha abbandonati, qui a Londra quelle luci a volte un tantino invadenti saranno tutte su di lei.
Oramai è inutile nascondersi. Nessuno lo dice, ma in semifinale parte favorita.
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