La Giunta esecutiva della Fnsi, la Federazione nazionale della stampa italiana, si è riunita ieri con la Consulta dei presidenti e segretari delle associazioni regionali di stampa «per organizzare la mobilitazione, che dovrà arrivare allo sciopero generale, contro l’emendamento Costa».

Una norma, secondo la Fnsi, «che si prefigge di censurare la stampa e limitare il diritto dei cittadini a conoscere le notizie». Giovedì 28 dicembre «la Federazione nazionale della stampa, come annunciato, non parteciperà alla conferenza stampa di fine anno della premier, espressione di una maggioranza che vuole stringere il bavaglio intorno all’informazione», prosegue il sindacato dei giornalisti.

Per il 28 viene promossa «una protesta simbolica che coinvolgerà i presidenti e i segretari delle Associazioni regionali, i cronisti e giornalisti tutti». Il 3 gennaio la Conferenza dei comitati di redazione stabilirà «la scansione delle azioni che dovranno portare allo sciopero generale, uno sciopero contro la censura di Stato e per rivendicare l’identità e la dignità della nostra professione».