La Florida sommersa da Milton, tetti divelti e strade collassate

La tempesta tropicale Milton, formatasi il 5 ottobre al largo della penisola dello Yucatan, in Messico, ha toccato le coste della Florida alle 20.30 ( del 9 ottobre come uragano di categoria 3, uno dei peggiori mai visti nell’area, con venti che hanno raggiunto la velocità di 195 km orari. Muovendosi a una velocità di oltre trenta chilometri all’ora l’uragano si è spostato lungo tutto lo Stato, ed è destinato a raggiungere altri stati sulla costa est nei prossimi giorni. Anche se verso le due del mattino del 10 ottobre l’uragano si è ridotto alla categoria 1, i danni in numerose località sono ingenti: almeno 10 morti, ma il numero è destinato ad aumentare, tre milioni e mezzo di persone senza elettricità, inondazioni, case distrutte e alberi abbattuti.

IL GOVERNO ha proclamato lo stato di emergenza in oltre 35 contee, molte delle quali poche settimane fa avevano già dovuto gestire le devastazioni provocate dall’uragano Helene.
Milton ha toccato terra sull’isola di Siesta key, nella contea di Sarasota. Buona parte delle strade dell’isola sono state sommerse dall’inondazione, tanto che alcuni abitanti nelle ultime ore si sono mossi in kayak. Decine di cittadini sono rimasti feriti più o meno gravemente dalla caduta di alberi e pali della luce. Almeno due persone sono morte a St. Petersburg, sulla costa ovest della Florida, dove già mercoledì si è registrato il più alto livello di precipitazioni che si sia mai visto nell’area: oltre 127 millimetri in un’ora soltanto. Nella stessa città in molti quartieri si è costretti a far bollire l’acqua prima di utilizzarla, perché l’uragano ha distrutto i sistemi di erogazione di acqua potabile. Il Tropicana Field, stadio locale sede della nota squadra di baseball Tampa Bay Rays, era stato adibito a centro di raccolta per l’emergenza, ma è stato scoperchiato durante la tempesta e larghe sezioni del tetto sono cadute sul campo da gioco. Fortunatamente, in quel momento era presente nell’area solo una piccola squadra di addetti ai lavori, e sembra non ci siano state vittime.

TRE PERSONE sono invece decedute nella contea di Volusia, sulla costa est, dove buona parte della popolazione più vicina alla costa era stata precedentemente evacuata e il coprifuoco è stato esteso almeno fino a venerdì mattina. In questa zona i problemi principali sono le inondazioni e la caduta di alberi, che ha causato il maggior numero di vittime.

Inoltre, la statale 17-92, vicino a Orange City, è collassata a causa di un sinkhole, una voragine apertasi nell’asfalto come conseguenza del passaggio dell’uragano. Un altro sinkhole, molto più grande, si è aperto nella contea di Hillsborough, nella Florida centrale: anche i fenomeni di cedimento del terreno potrebbero aumentare nelle prossime ore.

Nella contea di St. Lucie, a nord di Miami, nel pomeriggio del 9 ottobre si sono sviluppati tre tornado in soli venticinque minuti, che hanno ucciso almeno cinque persone sorprese dall’evento atmosferico e hanno distrutto completamente centinaia di case.

Dopo mezz’ora, alle cinque e mezza, un quarto uragano ha colpito l’aeroporto della cittadina. Erick Gill, portavoce della contea locale, ha dichiarato di aver «lavorato per la contea di St. Lucie per 21 anni: sono passato attraverso molti uragani, ma questo è stato il peggiore che io abbia mai visto». In totale ci sono state nelle ultime ore oltre 130 allerte per possibili tornado in tutto lo Stato: si tratta del secondo numero più alto in un singolo giorno negli Stati uniti, dopo il dato dell’Alabama nel 2011.

IL GOVERNATORE della Florida Ron DeSantis ha dichiarato nelle ultime ore che «valuteremo meglio i danni nei prossimi giorni. Quello che possiamo dire è che la tempesta è stata significativa, ma per fortuna questo non era il peggior scenario che si potesse prevedere». A queste affermazioni hanno fatto eco quelle di Kevin Guthrie, direttore della Florida Division of Emergency Management, l’agenzia di Stato che si occupa di questo tipo di emergenze ambientali. Guthrie ha dichiarato che l’arrivo di Milton «è stato molto simile all’uragano Ian» che ha colpito la Florida nel settembre del 2022, causando importanti devastazioni. In questa situazione estremamente precaria, resta però chiaro che la conta dei danni e delle vittime del terzo uragano che quest’anno ha colpito la Florida è appena cominciata.