E adesso c’è la “clausola Molière” per far passare la “preferenza nazionale” nelle assunzioni. La Francia non è sola in questa deriva, l’Austria sta per approvare una riforma di legalizzazione della priorità delle assunzioni in base alla nazionalità del paese. La “clausola Molière” riguarda la lingua: i lavoratori devono parlare francese. Ufficialmente, la scusa è la “sicurezza”. Sono interessati soprattutto i casi di operai edili o nei trasporti, dove ci sono stati abusi da parte delle imprese sulla direttiva dei “lavoratori distaccati” del ‘96, che la Francia cerca da tempo di far modificare a Bruxelles. Le imprese francesi, soprattutto nel...