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La rivoluzione francese viaggia a pedali, la bici sorpassa l’auto

La rivoluzione francese viaggia a pedali, la bici sorpassa l’auto

Parigi Grazie alla sindaca Anne Hidalgo, il traffico delle biciclette nelle zone centrali ha superato quello delle auto. Troppi ciclisti muoiono

Pubblicato 4 giorni faEdizione del 24 ottobre 2024

Centinaia di cicliste e ciclisti francesi stanno scendendo in piazza in questi giorni in tutto il Paese in seguito alla morte di Paul Varry, ciclista 27 enne investito a Parigi nel centralissimo 8° arrondissement da un uomo a bordo del suo Suv.

Le testimonianze e i filmati delle telecamere di sorveglianza restituiscono un atto deliberato, avvenuto dopo un alterco fra Varry e l’automobilista che aveva invaso per 200 metri la pista ciclabile, tagliato la strada e messo sotto la ruota una parte del piede del ciclista. L’uomo (l’automobilista) è in stato d’arresto con l’accusa di omicidio.

La reazione massiva dei cittadini francesi e le parole non scontate della sindaca di Parigi e del suo vicesindaco («l’automobile può rendere folli e uccidere, i pedoni e i ciclisti sono le prime vittime» ha scritto su X) non rappresentano solo la reazione emotiva a un evento drammatico, ma riflettono anche la tensione ancora presente in una società, quella francese, dove la rivoluzione della mobilità è in corso davvero.

In particolare nella capitale, dove Anne Hidalgo, eletta nel 2014 e rieletta nel 2020, ha fatto dello sviluppo del traffico ciclistico uno degli assi principali dei suoi mandati da sindaca. «In dieci anni abbiamo realizzato l’equivalente di una Parigi-Bordeaux», ovvero circa 500 chilometri di piste ciclabili, ha sottolineato in un’intervista rilasciata prima dell’estate.

Non è solo un’impressione visiva l’immagine di una Parigi inondata di biciclette da alcuni anni a questa parte: i dati raccolti dai sensori collocati a partire dal 2020 dall’associazione di promozione della mobilità in bicicletta Paris en selle, di cui anche Paul Varry era membro, mostrano che un numero altissimo e in crescita di parigini si sposta quotidianamente in bicicletta, dal centro alla periferia, con il sole o con la pioggia. Solo per fare un esempio, la strada più frequentata, Boulevard de Sebastopol, a pochi passi dal Louvre e dal Centre Pompidou, ha una media annuale di 14 mila passaggi al giorno. I numeri dei momenti record sono impressionanti: i contatori sono arrivati a registrare 2.469 biciclette in un’ora, 22.700 in un giorno, 142 mila in una settimana. All’opposto, nella zona meno frequentata tra quelle monitorate, quella di Charenton-le-Pont nel 12° arrondissement, si registrano «solo» un centinaio di ciclisti al giorno.

LA CAPITALE FRANCESE HA DA POCO raggiunto un nuovo traguardo: il sorpasso storico della bicicletta sull’automobile. Vale a dire, il numero di spostamenti su due ruote ha superato quello a quattro ruote. Lo raccontano i dati di un’indagine realizzata dall’Istituto della Regione di Parigi al fine di fare luce sulle modalità di viaggio degli abitanti dell’Ile-de-France, la regione amministrativa con al centro Parigi, un anno e mezzo dopo la fine della pandemia di Covid-19. L’istituto ha riunito in consorzio partner pubblici e privati interessati a disporre di dati recenti sulla mobilità dei residenti dell’Ile-de-France e motivati a mettere in comune le risorse finanziarie necessarie: la Regione, i quattro comuni dipartimenti della grande periferia (77, 78, 91, 95), la Città di Parigi, i principali operatori del trasporto pubblico.

LA RICERCA HA UTILIZZATO una metodologia innovativa: sono stati raccolti i segnali Gps di un campione di volontari rappresentativo della popolazione dell’Ile-de-France durante i loro spostamenti quotidiani. È così che, tra l’ottobre 2022 e l’aprile 2023, circa 3.337 residenti di età compresa tra 16 e 80 anni hanno accettato di dotarsi di un localizzatore Gps che ha registrato i loro movimenti per sette giorni consecutivi al ritmo di un punto ogni due secondi.

NEL 2023, IN MEDIA, SONO STATI registrati 34,5 milioni di viaggi per giorno lavorativo in Île-de-France (contro 29 milioni il sabato e 19 milioni la domenica), per una media di 3,8 viaggi a persona al giorno. Il tempo di viaggio, sommando tutte le motivazioni e modalità, è in media di 92 minuti al giorno durante la settimana (67 minuti il sabato e 49 minuti la domenica). Movimenti dovuti principalmente dal lavoro, che rappresenta il 39% degli spostamenti e il 50% del tempo di trasporto di una giornata lavorativa, per una durata media di 38 minuti.

CON IL 34% L’AUTO PERSONALE rimane il mezzo più utilizzato per spostarsi nella regione, davanti agli spostamenti pedonali (30%) e ai trasporti pubblici (26%); la causa principale sono le distanze più lunghe e la minore densità dei trasporti pubblici.

NELLA CAPITALE L’AUTO CROLLA al 4,3% degli spostamenti mentre la bicicletta risulta all’11,2%. Un’evoluzione dovuta probabilmente ai cambiamenti di comportamento osservati dalla fine del Covid-19, alla consapevolezza climatica ma anche, senza dubbio, alla politica cittadina, che incoraggia questa modalità di trasporto (piste ciclabili, aiuti agli acquisti) a scapito dell’auto (i prezzi del parcheggio dei Suv, la riduzione dei parcheggi, l’introduzione di sensi unici, ecc.)

SI TRATTA DI UN CONSISTENTE SALTO in avanti per l’uso della bicicletta, che secondo uno studio dello stesso Istituto della Regione di Parigi pubblicato nel 2019 rappresentava meno del 3% degli spostamenti a Parigi nel 2010. Una progressione che non dovrebbe fermarsi, in quanto lo studio copre il periodo da ottobre 2022 ad aprile 2023, quando secondo il sistema di conteggio del comune di Parigi, l’utilizzo delle piste ciclabili è raddoppiato tra ottobre 2022 e ottobre 2023.

UN CAMBIAMENTO CHE NON RIGUARDA solo i parigini visto che le biciclette (14%) superano le auto (11,8%) anche negli scambi tra la capitale e la periferia interna. Divario ancora maggiore nelle ore di punta mattutine (tra le 8 e le 9) con il 18,9% degli spostamenti in bicicletta contro solo il 6,6% in auto.

IL PRIMATO RAGGIUNTO DA PARIGI è il risultato dei due Plan Velò voluti dalla sindaca Hidalgo, che vi ha destinato rispettivamente 150 e 250 milioni di euro. Il secondo piano è stato adottato nel luglio 2021 e mira a stabilire nove linee che servono 70 comuni metropolitani per 215 chilometri di strutture ciclabili. Ad oggi quasi il 60% di queste linee sono già funzionanti. Il successo è accompagnato da una maggiore varietà di mezzi di trasporto utilizzati dagli abitanti dell’Ile-de-France. Un tempo più abituati a utilizzare i mezzi pubblici o l’auto, oppure a camminare, sempre più optano per il viaggio multimodale: il 25% delle persone che lavorano utilizzano quotidianamente due modalità di spostamento diverse.

LA SITUAZIONE E’ ANCORA MOLTO disomogenea, i piani non mancano di limiti e contraddizioni, come al solito le periferie sono lasciate indietro, il consenso non è unanime; inoltre l’ultimo triste fatto di cronaca ricorda che gli incidenti sono ancora molti: nel 2023, in Francia sono morti 226 ciclisti. Per il terzo anno consecutivo sono oltre 200 i ciclisti morti sulle strade. Allo stesso tempo, la Francia ha deciso da che parte vuole andare.

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