Kruger Park, paradiso-inferno di tutti i «big five»
Rinoceronti nel Kruger National Park
Internazionale

Kruger Park, paradiso-inferno di tutti i «big five»

Escalation Con la sua popolazione di leoni, leopardi, bufali, elefanti e rinoceronti è uno dei parchi più colpiti dalla caccia di frodo e dal traffico illegale di animali selvatici

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 25 ottobre 2017

Il Kruger è enorme. Con quasi 20mila km quadrati di estensione lo si può paragonare a Israele o al Galles. Area protetta dalla fine dell’Ottocento, è poi diventato parco nazionale nel 1926. Ospita tutti i cosiddetti «big five», vale a dire leoni, leopardi, bufali, elefanti e rinoceronti. Per questo è uno dei parchi più colpiti dall’ escalation di episodi di caccia di frodo e traffico illegale di animali selvatici.

Il crimine ambientale è fra le attività più lucrative al mondo, un giro d’affari che si aggirerebbe tra i 91 e i 258 miliardi di dollari, cresciuto del 26% dal 2014 e di cui circa 23 miliardi sarebbero ricavati dal bracconaggio. I più richiesti sono l’avorio e i corni di rinoceronte particolarmente ambiti in Cina e Vietnam.

Il rinoceronte è una specie ad alto rischio d’estinzione. Il Sudafrica ospita il 70% della popolazione mondiale di quelli bianchi e numerosi esemplari neri. Nel Kruger ne vivono più di 6500, la più grande concentrazione del continente.

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