Pochi scrittori hanno saputo mettere a disagio il proprio «lector in fabula» con la stessa maestria di Juan Carlos Onetti: l’universo letterario dell’autore uruguaiano nasce dal gesto metanarrativo del protagonista di La vita breve (1950), l’indimenticabile Brausen, che al culmine dello sconforto inventa la località immaginaria di Santa María per poi prendervi cittadinanza in quanto personaggio. Dal «pozzo» – come recita il titolo del primo libro di Onetti – di questo mondo ficto viene fuori una intera opera fatta di romanzi e racconti più o meno lunghi, in cui Brausen viene assunto come demiurgo, come sacerdote, come dio. Consapevoli di...