Del libro di Didier Eribon, pubblicato nel 2009 e divenuto una lettura di riferimento e di formazione, Jean-Gabriel Périot ha mantenuto il titolo. Il suo film lavora però su un «adattamento» libero, che mette da parte l’autobiografia del «transfugo di classe», e quanto riguarda la sessualità e la sociologia dell’omosessualità, per concentrarsi sulla storia della classe operaia, e sull’affermazione in Francia del Front national come voto di protesta da parte di quella classe che si sente «consegnata» dal partito comunista al neoliberismo. Retour à Reims (presentato alla Quinzaine) diviene dunque il racconto della Francia (forse però dell’Europa) al presente, in...