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«Israel Palestine on Swedish TV 1958-1989», il tempo del conflitto

«Israel Palestine on Swedish TV  1958-1989», il tempo del conflittoUn'immagine tratta dal film

Venezia 81 Presentato fuori concorso il documentario di Göran Hugo Olsson, opera mastodontica sulla guerra e i media

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 31 agosto 2024

Esistono dei film che inevitabilmente producono sentimenti opposti in chi li guarda. Sensazioni, pensieri, reazioni istintive che non provengono da un unico punto e che, però, incrociandosi provocano un corto circuito della mente. Immagini in 16mm affascinanti, persino belle, che stimolano la memoria e che hanno il potere di tenere viva l’attenzione. Contemporaneamente, da quelle stesse immagini si irradiano dolore, frustrazione e rabbia e, perciò, anche un senso di pudore e vergogna per aver provato qualcosa di piacevole nell’assorbirle avidamente.

È il caso del documentario di montaggio presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema, Israel Palestine on Swedish TV 1958-1989 di Göran Hugo Olsson. Un’opera mastodontica che raccoglie trentuno anni di servizi, inchieste, reportage della televisione pubblica svedese sul conflitto tra Israele e Palestina.

IL REGISTA e i suoi collaboratori hanno visionato più di cento ore di materiale d’archivio per arrivare a un lavoro di duecento minuti nel quale si ricostruisce la storia di una progressiva occupazione ai danni di una popolazione, il cui tragico destino (dalla rinuncia forzata ai territori ai trattati di pace) è stato deciso sistematicamente da altri.
Ma non solo. Il film è anche l’esibizione di un punto di vista, quello della televisione svedese, che prova a essere imparziale, che osserva e riporta gli eventi e che cerca di dare voce non solo ai protagonisti più celebri. Cittadini palestinesi e israeliani, vittime e carnefici, pacifisti e individui animati da un orribile spirito vendicativo, si alternano a leader politici come David Ben Gurion, Muhammad Anwar al Sadat, Yasser Arafat, Yitzhak Rabin e altri ancora.
Un trentennio che pare simile al periodo attuale, se non fosse che oggi certe forme di ricerca, approfondimento e dissenso sembrano essersi dissolte dentro e fuori Israele.

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