«Ingressi legali e via la Bossi-Fini»: la ricetta Pd
Immigrazione Schlein contro la premier: hanno fallito. Majorino: puntiamo sugli arrivi legali per stroncare il traffico di essere umani, come ha detto Mattarella. Bisogna rendere obbligatoria la redistribuzione tra i paesi Ue
Immigrazione Schlein contro la premier: hanno fallito. Majorino: puntiamo sugli arrivi legali per stroncare il traffico di essere umani, come ha detto Mattarella. Bisogna rendere obbligatoria la redistribuzione tra i paesi Ue
La destra sull’immigrazione ha fallito. Se vogliamo affrontare seriamente il tema, abbiamo bisogno di vie legali e sicure per l’ingresso che è esattamente il contrario di ciò che fa la legge Bossi-Fini». Elly Schlein ieri ha riunito la segreteria Pd per affrontare il tema migranti. E alla premier che accusa i dem di volere una immigrazione di massa e di avere proposte «boomerang», replica con durezza: «Lei si è dimostrata campionessa mondiale di boomerang che tornano addosso al Paese. Si ricordi che al governo c’è lei e si impegni a gestire il fenomeno migratorio anziché attaccare l’opposizione, perché a Lampedusa dei suoi slogan traditi non se ne fanno nulla».
Nel merito, il Pd ha preparato un pacchetto di controproposte: la principale è una proposta di legge – che sarà pronta nelle prossime settimane- che prevede l’abolizione della Bossi-Fini e l’apertura di vie legali per l’accesso in Italia, per stroncare il traffico di essere umani sui barconi. Segue la richiesta all’Ue di una missione navale di soccorso europea e la revisione del trattato di Dublino, che prevede l’accoglienza dei migranti a carico dei paesi di primo approdo come l’Italia, senza meccanismi automatici e obbligatori di redistribuzione tra i paesi europei. E ancora, accordi con i paesi di partenza ma «solo dove ci sia la garanzia del rispetto dei diritti umani che non possono essere considerati una variabile».
E ancora: attuare con i sindaci «un grande piano per l’accoglienza diffusa», per evitare grandi concentrazioni di persone in poche singole strutture e in poche città. C’è poi la proposta di un «Fondo nazionale per le politiche migratorie» a cui possano accedere i Comuni. Infine, un cambio di strategia nel sostegno allo sviluppo dei paesi africani «con il coinvolgimento dell’Onu».
Al centro della proposta dem c’è l’abolizione della Bossi Fini che prevede che possa entrare legalmente in Italia chi ha già un contratto di lavoro. «L’Italia non ha mai davvero investito sui canali legali per l’immigrazione», spiega Pierfrancesco Majorino che cura questo dossier in segreteria. «E invece questa è l’unica strada per rispettare i diritti umani e governare il fenomeno, come ha spiegato il presidente Mattarella».
C’è poi il tema europeo. «Nel 2022 cinque paesi Ue su 27, tra cui l’Italia è quinta, hanno affrontato da soli l’85% delle richieste d’asilo presentate in tutta Europa. Non è questa la solidarietà europea prevista dai Trattati», spiegano i dem. Majorino attacca la destra: «Avevano spiegato che l’immigrazione era responsabilità nostra e delle ong, e invece i fatti di questi giorni dimostrano che non era vero». Quanto ai dem, l’europarlamentare spiega che «non c’è nessuna divisione tra la linea liberal della segretaria e quella più dura dei sindaci: «Su queste proposte siamo tutti d’accordo».
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