I rappresentanti del Cremlino tornano ad Ankara per rinsaldare le relazioni diplomatiche con la Turchia. Intanto, dall’altra parte dell’Atlantico, il Brasile di Lula offre un’inattesa sponda alle rivendicazioni russe. Nella complicata rete di alleanze e riposizionamenti strategici rappresentata dalla guerra in Ucraina, risulta sempre più difficile per i governi evitare di prendere posizione. Il presidente turco Erdogan, forte del ruolo di primo piano che il conflitto est europeo gli ha offerto ma preoccupato per le prossime elezioni presidenziali, è uno degli esempi più evidenti. Ieri il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, e il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu si...