Di Andrés Manuel López Obrador, detto Amlo, gli zapatisti non si sono mai fidati: «potranno cambiare il capataz, i servitori e i capisquadra, ma il proprietario continuerà a essere lo stesso», dicevano mentre il grosso della popolazione celebrava il suo trionfo elettorale oltre due anni fa. E i fatti stanno dimostrando che avevano ragione loro. DELLA TANTO PROPAGANDATA «quarta trasformazione» è infatti difficile trovare tracce nella realizzazione di opere ambiziose quanto devastanti, contestatissime dalle comunità interessate, come il Tren Maya, il megaprogetto di linea ferroviaria chiamato a collegare le principali aree turistiche del Sud del paese, o come il Corredor...