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Immigrazione, la realtà e la fantasia a 5 Stelle

Immigrazione, la realtà e la fantasia a 5 Stelle – LaPresse

Posta e risposta Cosa ha davvero ottenuto l'Italia sull'immigrazione nell'ultimo vertice europeo? E in cosa i 5 Stelle si smarcano dal proprio alleato Salvini? Una lettera di un lettore e la replica della redazione

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 12 luglio 2018

La lettera

La realtà supera la fantasia. Il Movimento 5 Stelle non è mai stato attratto dall’onda Salvinista. L’impronta ideologica che ha caratterizzato le azioni compiute da attivisti, portavoce, ministri ha come fondamentale obiettivo quello di migliorare le condizioni economico-sociali di tutti gli umani sul territorio italiano. Obiettivo finale è il bene comune.

Al Vertice Ue sui Migranti, i vari primi Ministri hanno firmato un testo da rivedere e correggere ma che ha all’interno delle novità che potrebbero cambiare e contenere il flusso dei Migranti.

Il punto 5 del testo, che per la prima volta prevede, scritto nero su bianco, che lo sbarco di chi viene salvato in operazioni di ricerca e salvataggio dovrà basarsi su azioni condivise o complementari tra gli Stati membri, un’azione collettiva al salvataggio e ad iniziare ad individuare vie legali di accesso all’Ue, per tutelare chi fugge da guerre e persecuzioni e per combattere i trafficanti di esseri umani .

I punti 7, 8 mirano a impegnare l’Unione Europea nel garantire uno sviluppo dei Paesi africani, con particolare attenzione all’istruzione, alla salute, alle infrastrutture, all’innovazione, al buon governo e all’emancipazione femminile. L’inizio di un cambiamento non è circoscritto sul territorio nazionale ma si è già infiltrato nella vecchia Europa.

Il nuovo «Governo del Cambiamento» ha cominciato a produrre e proporre novità accolte anche nelle istituzioni europee.

Giovanni Cappellazzi, Mantova

La replica della redazione

Caro Giovanni, terrei distinti i due piani della sua lettera, la presunta sudditanza dei 5 stelle alla Lega e i risultati ottenuti al Consiglio europeo del 28 giugno.

Partiamo da quest’ultimo.

Ognuno può credere quello che vuole ma prima o poi dovrà anche fare i conti con la realtà e la realtà dice che, al di là dei proclami, i risultati portati a casa dal governo gialloverde sono ben poca cosa, al punto che appena poche ore dopo la fine del vertice Italia e Francia già stavano litigando sui contenuti del documento finale.

Per quanto riguarda lo spirito innovativo portato dai 5 stelle, vorrei ricordarle che di buone intenzioni nei confronti dell’Africa l’Unione europea parla da diverso tempo: cito solo le promesse fatte al vertice di La Valletta del 2015, ma anche al cosiddetto «processo di Khartoum» e, per ultimo, al vertice Ue-Unione africana dello scorso novembre. Impegni mirati a sostenere lo sviluppo economico dei Paesi di origine e di transito in cambio di frontiere chiuse ai migranti.

Dove sarebbe la novità introdotta dai 5 Stelle?

Anche perché a tenere banco su questo tema finora è sempre stato il ministro degli Interni Matteo Salvini, lo stesso che ha definito «retorica» le torture subire dai migranti in Libia nel silenzio assoluto dei suoi alleati. Il che potrebbe rispondere, credo, anche al secondo tema da lei introdotto, vale a dire l’attrazione dei grillini verso l’onda salvinista.

Non so se si tratti di attrazione, è sicuramente difficoltà a imporre i propri contenuti politici.

(c.l.)

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