Immigrazione e sicurezza, oggi in Cdm i decreti Salvini
Stretta sui diritti Giro di vite su asilo e occupazioni, espulsioni rapide con il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri per i rimpatri. Le misure dovranno prima superare l’esame del Colle
Stretta sui diritti Giro di vite su asilo e occupazioni, espulsioni rapide con il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri per i rimpatri. Le misure dovranno prima superare l’esame del Colle
I decreti Immigrazione e Sicurezza, annunciati per mesi dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, arrivano oggi in Consiglio dei ministri. Su entrambi i temi è prevista un inasprimento ma le misure dovranno prima superare l’esame del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: gli esperti legislativi li vaglieranno con grande attenzione per verificare la sussistenza dei requisiti di «necessità e urgenza». Anche l’Alto commissario Onu per i rifugiati è pronto a monitorare il testo. Il guardasigilli, Alfonso Bonafede, ha fatto sapere che «fino a ora non ci sono stati problemi costituzionali».
Salvini è ottimista: «Tutto è migliorabile, ma i decreti sono due passi avanti importanti verso la tutela di sicurezza, legalità, disciplina. Non ci sono rilievi di incostituzionalità, di fascismo, razzismo, cattivismo». L’ampliamento dei reati che portano alla revoca del permesso di rifugiato è uno dei punti salienti del testo: si va dalla violenza sessuale alla rapina, dalla resistenza a pubblico ufficiale al traffico di droga. Sempre in tema di asilo il testo cancella la protezione umanitaria, circoscrivendo alcuni permessi speciali: per gravi condizioni di salute, calamità naturali nel paese di provenienza, valore civile. La protezione è inoltre revocata in caso di rientro nel paese di origine. E viene escluso il gratuito patrocinio nei casi in cui il ricorso contro il diniego della protezione è dichiarato improcedibile o inammissibile. Il decreto riserva inoltre esclusivamente ai titolari di protezione internazionale, nonché ai minori stranieri non accompagnati, i progetti di inclusione sociale. Le restrizioni sui permessi umanitari hanno già sollevato le proteste di chi, come a Castel Volturno, teme l’esplosione di una crisi con migliaia di persone sul territorio ridotte ancora più ai margini, senza diritti.
Per facilitare le espulsioni degli irregolari ci sarà il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri per i rimpatri: da 3 a 6 mesi. Procedure più veloci per costruire nuovi Centri: «Ne serve almeno uno per regione e contiamo di raddoppiare la capienza», ha spiegato Salvini.
In attesa del procedimento di convalida dell’espulsione, il migrante può essere ospitato non solo nei Cpr, ma anche in locali delle questure. Prevista infine la revoca della cittadinanza per reati con finalità di terrorismo e il raddoppio dei tempi (da 2 a 4 anni) della concessione della cittadinanza per matrimonio e residenza.
I noleggiatori di furgoni avranno l’obbligo di comunicare alle forze di polizia l’identità di chi richiede un autoveicolo per prevenire attentati.
Il decreto amplia le zone dove scatta il Daspo urbano includendo i presidi sanitari e quelle destinate a fiere, mercati, spettacoli. La polizia municipale dei Comuni con più di 100mila abitanti potrà sperimentare il taser. Giro di vite, inoltre, per le «occupazioni arbitrarie di immobili». Nei confronti dei promotori «dell’invasione» vengono raddoppiate le pene, con la reclusione fino a 4 anni e le multe da 206 a 2.064 euro.
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