Un anno fa apparve subito chiaro che l’assassinio di Marielle Franco e del suo assistente Anderson Gomes non era opera di generici «banditi». Le modalità dell’azione rafforzarono la convinzione che si aveva a che fare con un gruppo criminale che pensava di poter agire impunemente. Ma quei 13 colpi di armi da fuoco sparati a Rio de Janeiro hanno prodotto una risonanza a livello mondiale che ha costretto le autorità brasiliane a cercare delle risposte ai molti interrogativi. Ed è la dimensione internazionale che il caso ha assunto ad agitare i sonni del presidente brasiliano Jair Bolsonaro e del suo...