Alla National Gallery di Londra dopo il Blue Boy di Gainsborough è arrivato un altro ritratto, che raffigura un ragazzo leggermente più giovane di quello proveniente dalla Huntington Library di San Marino – Pasadena. Il soggetto è un bambino di sette anni, con l’aria sognante e la posa seria di un adulto e, anche in questo caso, il colore dell’elegante abito che indossa non poteva che caratterizzarne per sempre il nome con cui è meglio conosciuto: The Red Boy, dipinto tra i più famosi di Sir Thomas Lawrence.
In realtà, a differenza del quadro di Gainsborough del quale non si sa con sicurezza se il giovane con l’aria assorta e la posa spavalda sia un tale Jonathan Buttall oppure il nipote del pittore stesso, questa volta le certezze non mancano: il nome del ragazzino è Charles William Lambton.

Nato il 16 gennaio del 1818, era il primo figlio maschio di John George Lambton, primo Conte di Durham, meglio noto col soprannome di «Radical Jack», uomo politico appartenente all’area Whig, di grande fascino personale e notevoli successi politici, ma dalla vita tormentata da continue e tragiche sventure. La carriera politica di «Radical Jack», dopo gli studi a Eton e una breve apparizione nel decimo reggimento degli Ussari, lo vedrà inizialmente eletto in Parlamento nel 1812 per la Contea di Durham, dove sostenne le cause liberali. Diventato pari del regno, nel 1838 venne nominato Governatore Generale e Alto Commissario per i territori inglesi nel Nord America. Il suo primo matrimonio fu senz’altro un grande amore, ma anche pieno di difficoltà e di grandi sofferenze. Harriet, questo il nome della prima moglie del futuro Conte di Durham, era la figlia illegittima del marchese di Cholmondeley e della sua amante, Madame Saint-Albin, ma venne ufficialmente cresciuta come una figlia dal marchese e da sua moglie Georgiana. Jack e Harriet si innamorarono follemente ma le nozze furono ostacolate dalla famiglia di lei poiché Lambton non era ancora ventunenne, ma soprattutto perché non era ancora nobile, e i due furono così costretti a fuggire in Scozia per sposarsi. Le tre figlie nate da questo primo matrimonio morirono tutte abbastanza giovani, ma purtroppo morì presto anche Harriet, probabilmente di tubercolosi.

Jack si risposò nel 1815 con Lady Louisa Grey, figlia del Conte Charles Grey, primo ministro inglese dal 1830 al 1834, e dopo tre anni nacque finalmente il primo figlio maschio di Lambton, quel Charles William che Sir Thomas Lawrence nel 1825 ritrarrà vestito di velluto rosso.

Lo sguardo svagato del ragazzino, velato da una certa malinconia, non fa presagire nulla di buono: morirà troppo giovane, a soli tredici anni, di tubercolosi.

Le vicende del quadro, pagato allora la somma di seicento ghinee, sono estremamente complicate e seguono per un po’ le contorte eredità e varie morti precoci degli eredi di «Radical Jack», fino a quando, nel luglio dello scorso anno, la National Gallery annunciò che lo avrebbe acquistato da una collezione privata, grazie a una trattativa portata avanti da Christie’s, per oltre nove milioni di sterline, facendo salire così a sei il numero dei ritratti di Sir Thomas Lawrence in possesso del museo londinese.

L’acquisto è stato reso possibile grazie al sostegno di The American Friends of the National Gallery, un lascito dell’eredità di Miss Gillian Cleaver e il generoso sostegno di Art Fund, The Al Thani Collection Foundation, The Manny and Brigitta Davidson Charitable Foundation e altri donatori.

Si tratta di un’operazione di estrema importanza che evidenzia quanto il sostegno di associazioni private legate a un museo pubblico possa contribuire alla sua crescita e allo sviluppo di una collezione già di per sé straordinariamente ricca.

Il Red Boy, dopo l’acquisizione, è stato sottoposto a un accurato restauro che ne ha evidenziato oltremodo la ricchezza cromatica esaltando i particolari naturalistici del paesaggio che, nel passato, avevano spinto alcuni studiosi ad avvicinare al quadro, quale fonte di ispirazione, la seconda versione della Vergine delle Rocce di Leonardo, che come è noto era arrivata a Londra nel 1785 e fu forse esposta per la prima volta nel 1818, anche se entrò ufficialmente nella collezione della National Gallery soltanto nel 1880.
In effetti il giovanetto è seduto su una specie di trono a metà fra una roccia e la poltrona di un giardino che, in qualche modo, ricorda il dipinto leonardesco, mentre sullo sfondo si intravede il mare illuminato dalla luna.

La National Gallery aggiunge così alla propria collezione un altro capolavoro della pittura inglese, realizzato quando Thomas Lawrence era all’apice della carriera. Già a vent’anni padroneggiava perfettamente la pittura, come dimostra il Ritratto di John Julius Angerstein a cinquantacinque anni, il primo dei due che immortalano, alla National Gallery, uno dei mecenati più influenti di Lawrence per tutto il corso della sua vita. Sempre alla National Gallery è conservato il Ritratto di Emily Lamb, che raffigura la futura regina dei salotti inglesi a sedici anni, con la grazia ancora infantile che è, come nel Red Boy, uno degli elementi caratterizzanti dei ritratti di Lawrence, capaci di tramandare con immediatezza quelle variazioni di stato d’animo tipiche della prima età della vita.

E se così, come abbiamo scritto su queste pagine il 27 febbraio scorso, un giovanotto vestito di azzurro un secolo fa aveva abbandonato l’Inghilterra fra mille polemiche e un addio straziante avvenuto proprio nelle sale della National Gallery, salvo poi in recentementew tornarci solo di passaggio prima del rientro definitivo alla Huntington Library, un ragazzino vestito di rosso è pronto a offrirgli una sorta di ideale cambio della guardia.

In questo modo, anche se per pochi mesi, due capolavori della ritrattistica inglese, anzi, forse si può dire senza tema di smentita, i suoi ragazzi più famosi, il Blue Boy di Thomas Gainsborough e il Red Boy di Thomas Lawrence sono stati vicini di sala e chissà chi arriverà ancora dopo di loro…