La scenografia total red (con solo una punta di verde), il dear comrades, cari compagni, all’inizio di ogni discorso, l’insistenza quasi ossessiva sulla necessità di «un lavoro sicuro e ben pagato», il giuramento ripetuto «mai più austerità». IL CONGRESSO DEL PARTITO socialista europeo, ieri alla Nuvola dell’Eur, archivia (definitivamente?) tutta la paccottiglia «riformista», la flessibilità del lavoro e la terza via. Terrorizzati dall’estrema destra che pesca voti tra operai, disoccupati e contadini, i socialisti riscoprono parole antiche e affidano all’attuale commissario al Lavoro, il lussemburghese Nicolas Schmit, il ruolo di candidato alla guida della commissione Ue. Un candidato di bandiera,...