Vladimir Putin il 19 luglio mette per la prima volta piede fuori dalla Federazione russa da quando è scattata l’invasione dell’Ucraina. Una rottura “soft” dell’isolamento a cui è sottoposto, il viaggio di oggi a Teheran, per un vertice del cosiddetto formato di Astana: con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il padrone di casa Ebrahim Raisi, si distrarrà dall’Ucraina discutendo di un’altra guerra, quella siriana, sull’orlo di una nuova offensiva anti-kurda annunciata da Ankara nel nord del Paese.

Una manovra legata anche al diktat turco sull’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, che Russia e Iran – schierate con Damasco – non vedono certo di buon occhio. Il vertice serve anche a fare il punto sugli equilibri regionali all’indomani del tour di Joe Biden in Israele e Arabia Saudita. E a margine del trilaterale è previsto anche un faccia a faccia tra Putin e Erdogan.