Dopo un lungo periodo di conflitti, la Fidesz (Unione Civica Ungherese), il partito del primo ministro ungherese Viktor Orbán, lascia il Ppe. Per anticipare un’espulsione, che in realtà non è mai arrivata malgrado la sospensione del partito nel marzo 2019. La scusa è stata il cambiamento di regole all’interno del Ppe, approvate ieri con 148 voti, 28 contrari e 4 astensioni, che prevedono ormai la possibilità di escludere tutta una delegazione e non solo più dei singoli eurodeputati, come era avvenuto finora. Una «mossa ostile», una modifica «antidemocratica, ingiusta, inaccettabile» per Orbán, perché «tenta di ridurre al silenzio i nostri...