Ieri mattina, durante l’udienza generale, papa Francesco ha nuovamente parlato di pace nel mondo, riservando un posto particolare alla guerra in Ucraina e pregando per il raggiungimento di un accordo di pace che allevi le sofferenze della popolazione civile ucraina. «Preghiamo per la pace nel mondo e per la fine di tutti i conflitti, con un pensiero particolare per la terribile sofferenza del caro e martoriato popolo ucraino», ha detto Bergoglio che ha continuato il suo appello citando l’anniversario del «terribile genocidio dell’Holodomor».

Sabato infatti ricorre la commemorazione della grande carestia del 1932-33, causata artificialmente da Stalin. La carestia colpì le più grandi aree produttrici di grano dell’Unione sovietica. In Ucraina morirono, per mancanza di cibo, tra i tre milioni e mezzo e i quattro milioni di persone.

«Preghiamo per le vittime di questo genocidio e preghiamo per i tanti ucraini, bambini, donne, anziani, che oggi soffrono il martirio della aggressione», ha concluso il papa. Le parole del pontefice arrivano nel giorno in cui l’Ue ha ufficialmente designato la Russia come stato sponsor del terrorismo. Nel corso dell’udienza Francesco ha anche parlato dei mondiali di calcio che si stanno svolgendo in Qatar inviando un caloroso saluto a tutti i tifosi che si sono recati nel paese del Golfo per assistere alla Coppa del mondo e esprimendo un auspicio: «Possa questo importante evento essere occasione di incontro e di armonia tra le nazioni favorendo la fratellanza e la pace tra i popoli». Infine Bergoglio ha chiesto ai fedeli di pregare per le vittime del devastante terremoto che lunedì ha colpito l’isola di Giava in Indonesia, dove sono morte 268 persone e ancora 151 sono disperse. «Nelle scorse ore isole l’isola di Giava, in Indonesia, è stata colpita da un forte terremoto. Esprimo la mia vicinanza a quella cara popolazione e prego per i morti e per i feriti» ha concluso il papa.