«Il ministro è al limite della Costituzione»
Il sindaco di Bologna Virginio Merola «Mi preoccupa la forzatura delle norma che fa il ministro degli Interni. Il Comune di Bologna farà quanto deciso dal giudice sui richiedenti asilo»
Il sindaco di Bologna Virginio Merola «Mi preoccupa la forzatura delle norma che fa il ministro degli Interni. Il Comune di Bologna farà quanto deciso dal giudice sui richiedenti asilo»
Sindaco Virginio Merola, adesso procederà all’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo?
Certo, applicheremo la sentenza e quindi nel Comune di Bologna sarà data la residenza ai richiedenti asilo, come ha detto la magistratura.
Perché ha voluto aspettare la sentenza di un tribunale?
Perché dobbiamo sconfiggere la destra sul suo terreno. Mi spiego meglio: in passato come sindaco, e quindi come autorità sanitaria, sono legittimamente intervenuto per dare l’acqua a degli occupanti di case e l’ho fatto contro una norma del governo nazionale. Nel caso dell’anagrafe io sono delegato del governo, ed è il governo che detta le norme, noi sindaci le dobbiamo applicare. Quindi ho aspettato che qualcuno facesse ricorso. Adesso non ci opponiamo alla sentenza della magistratura e l’applichiamo.
Altri sindaci si sono comportati diversamente e hanno autorizzato loro l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo.
Hanno fatto una scelta diversa dalla mia, ma sono convinto che così si alimenta quel clima di contrapposizione per cui noi di sinistra dobbiamo dire che accogliamo tutti e quelli di destra che non si deve accogliere nessuno. La verità è che gli sbarchi sono continuati, come è venuto a testimoniare qui a Bologna il sindaco di Lampedusa, la verità è che ci sono 600 mila irregolari, anche se adesso Salvini ci vuol far credere che sono 90 mila. Non possiamo rispondere dicendo che dobbiamo accogliere tutti, bensì che dobbiamo lavorare per integrare le persone che già sono qui e che il governo ha tagliato i fondi per l’integrazione. Bisogna tornare a dire con fermezza che in questo Paese non c’è un canale di immigrazione regolare perché manca la possibilità di concordare quote di immigrazione, condivise con altri Stati europei in modo da creare un canale legale sicuro sia per chi arriva che per chi accoglie. La legge Bossi-Fini è un grande ostacolo, perché non prevede alcuna possibilità di immigrazione legale e in un Paese che continua a invecchiare affermare che non abbiamo bisogno di immigrati è un errore. Ad esempio a Bologna tra dieci anni avremo più di una quarto della popolazione sopra i 65 anni, non consentire un’immigrazione regolare significa uccidere le possibilità di futuro della città.
Il ministro Salvini ha annunciato un ricorso alla sentenza, ma soprattutto dice che le leggi si rispettano fino a quando non interviene la Corte costituzionale.
Le leggi vanno rispettate ma io ho una sentenza della magistratura che mi dice che quella norma è illegittima, quindi io agisco nel rispetto della sentenza della magistratura. E poi non si è mai visto un ministro che presenta ricorso, se vuole può cambiare la legge oppure rivolgersi all’avvocatura dello Stato per sentire il parere della Corte costituzionale. Ma Salvini soprattutto non può dire che i magistrati sono di sinistra. La magistratura è indipendente. Mi preoccupano queste continue forzature sulle norme fatte al limite dell’incostituzionalità per fare il pieno di voti.
Deve fare i conti anche con l’opposizione in consiglio, che l’accusa di aver atteso troppo prima di permettere l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo.
Non mi pare che si sia aspettato troppo. Ripeto, non si devono inseguire le cose che fa Salvini. C’è un Paese democratico con una Costituzione, lavoriamo per farla rispettare
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento