L’apoteosi dell’AmaTer prosegue costante anche alla quarta serata, quella delle cover che si porta a casa uno share bulgaro da 60.5% per un totale di 11 milioni e 738 mila. Con picchi durante l’esibizione di Achille Lauro e Loredana Bertè e Jovanotti. Serata che modifica ma non stravolge la classifica del Festival. In testa rimane il duo formato da Mahmood e Blanco; ma al secondo posto sale Gianni Morandi, che anche con il sostegno di Jovanotti ha vinto la gara dedicata alla riproposizione di successi dei decenni passati, scalando la classifica; mentre il terzo gradino del podio è occupato da Elisa. Queste in ordine le altre posizioni, dalla quarta all’ultima: Irama, Sangiovanni, Emma, La Rappresentante di Lista, Massimo Ranieri, Fabrizio Moro, Michele Bravi, Achille Lauro, Matteo Romano, Danger D’Amico, Aka7even, Noemi, Ditonellapiaga e Rettore, Iva Zanicchi, Giovanni Truppi, Rkomi, Le Vibrazioni, Yuman, Highsnob e Hu, Giusy Ferreri, Ana Mena, Tananai.

DURANTE la consueta conferenza stampa di mezzogiorno, polemiche sul presunto aiuto garantito da Jovanotti che si è aggiunto all’ultimo momento a Gianni Morandi, violando, secondo alcuni il regolamento che prevedeva l’obbligo di comunicare la presenza di eventuali ospiti lo scorso 24 gennaio.  «Non sapevo della presenza di Jovanotti fino a 24 ore fa – ha spiegato Amadeus, è stato tutto concordato all’ultimo. Ma è tutto regolare, anche l’esibizione successiva: lo conosco da tempo, lo aspetto a Sanremo da tre anni, appena saputo che veniva non me lo sono fatto sfuggire e l’ho tenuto: avrei fatto lo stesso se, ad esempio, arrivava Vasco Rossi. Tra l’altro – ricordo – non ha promosso il suo brano La Primavera, è venuto in amicizia e non ha percepito un centesimo!». A chiudere la polemica, la replica a distanza di Mahmood e Blanco – arrivati secondi con la versione de Il cielo in una stanza  – «Dire che a Gianni Morandi serve una mano è una cazzata – . Morandi e Jovanotti hanno spaccato, sono due mostri sacri. Non c’è altro da dire». «Hanno vinto perché l’esibizione era figa, per la magia che si è creata tra loro», hanno detto i due artisti, favoriti alla vittoria finale del festival.

PER LA FINALE stasera ad affiancare sul palco dell’Ariston Amadeus, arriva Sabrina Ferilli che si inventa in sala stampa un divertente show:  «Qualche parolaccia? La dirò, anche perché dura tanto, è impossibile non colorire con qualche battuta o esclamazione». Poi spiega: «Per chi fa questo mestiere, questo è un momento straordinario, ci sono anche rischi, non è detto che si faccia un’ottima figura, l’emozione gioca tanto, l’aspirazione ad esserci credo sia di tutti». Per questo ai primi di gennaio ha detto subito sì alla telefonata di Lucio Presta, manager di Amadeus: «Soffrivo per la prima volta in vita mia di cervicale, mi avevano dato fan e cortisone, ero rintronata, cotta tossicodipendente. Mi chiama Presta e io dico subito sì, poi mi è venuto il dubbio che non mi avesse chiamato nessuno, ma non sapevo come farmelo riconfermare. Quando dici sì a Sanremo è come essere catturati da una squadra del Kgb: stai zitta, non parlarne con nessuno, neanche con i genitori, non fiatare, cose da 007. Sono stata due o tre giorni in trance, poi ho preso coraggio, e Presta mi ha confermato».

La lunga kermesse – che prevede anche come superospite Marco Mengoni e un omaggio a Raffaella Carrà – vedrà i 25 artisti artisti in gara giudicati questa volta solo dal Televoto. Dalla graduatoria aggiornata usciranno i tre finalisti, e si procederà a un nuovo voto. Punteggi azzerati e voto affidato a Televoto, Demoscopica e Sala Stampa da cui uscirà la canzone regina. Favoriti per i bookmaker Mahmood e Blanco, in salita le quotazioni di Morandi, stabile Elisa.