Era nelle previsioni e d’altronde poche erano le scelte possibili dopo l’addio di Amadeus. Sarà Carlo Conti il nuovo direttore artistico e conduttore del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Una decisione unanime dei vertici aziendali, l’Amministratore delegato Roberto Sergio e il Direttore generale Giampaolo Rossi di concerto con il Direttore Intrattenimento Prime Time Marcello Ciannamea. Per i prossimi due anni – sottolinea una nota della Rai – “Conti sarà al timone del più importante evento multimediale nazionale organizzato dalla Rai e dal Comune di Sanremo”.

CONTI torna quindi ‘sul luogo delitto’ che lo aveva già visto protagonista per tre edizioni dal 2014 al 2016 ed è chiamato a un compito non facile: confermare gli ascolti monstre delle ultime cinque edizioni – e soprattutto gli enormi introiti pubblicitari – e dare certezze (e continuità) al nuovo corso di Amadeus impegnato in uno scouting di canzonette implacabili scala classifiche. “Torno a Sanremo dopo sette anni – ha spiegato il nuovo direttore artistico ai microfoni del Tg1, cercherò di riprendere quel lavoro fatto e portato avanti alla grande dalle due edizioni di Baglioni e alla grandissima dalle cinque di Amadeus. La musica come sempre al centro, quella attuale, che piace, speriamo di fare un bel lavoro e di continuare la meravigliosa tradizione di questo evento che mette tutti insieme, tutta la famiglia di fronte dalla tv”, sottolinea Conti, rivelando che il primo a scrivergli è stato Fiorello: “Se fossimo stati in onda, ha scritto, ci saremmo divertiti un bel po’.

E SE LA FIMI chiede continuità con le scelte di Amadeus che hanno riproposto Sanremo ai vertici delle classifiche dopo anni di vacche magre, il Codacons si appella a Conti affinché “roma con il passato” allo scopo di “istituire una apposita commissione tecnica per la scelta delle canzoni, che tenga conto del reale valore dei brani e degli artisti che li eseguono, e non del numero di follower sui social o delle visualizzazioni sul web garantite dai cantanti, né della loro momentanea notorietà legata a partecipazione a talent show canori”. E per essere più chiari: “Chiediamo a Conti di rompere col passato e di allontanarsi il più possibile dalla strada tracciata da Amadeus – spiega il Codacons – La musica deve essere riportata al centro dell’evento, perché negli ultimi anni le scelte che hanno interessato il Festival sono andate nell’unica direzione di garantire alla trasmissione un pubblico di giovanissimi e l’attenzione dei social network, a tutto discapito della qualità dei brani in gara”.